Illuminotecnica e impianti luminosi
Quando nell’allestimento di un ambiente si punta alla cura dei dettagli, è importante considerare che tutto venga illuminato adeguatamente e in modo corretto. L’illuminazione non basata su corretti criteri di progettazione può far risultare meno interessante un ambiente anche molto curato. La luce e gli effetti che può creare, sono centrali per ottenere la giusta valorizzazione e funzionalità degli ambienti considerati.
In un progetto d’interni, per ottenere una corretta illuminazione curata nei minimi dettagli per ciascun ambiente, è necessario considerare gli elementi tecnici, operativi ed estetici suggeriti dalla disciplina dell’illuminotecnica.
Di cosa si occupa l’illuminotecnica?
La disciplina tecnico-scientifica dell’illuminotecnica prende in considerazione l’interazione della luce solare e di quella artificiale, studiando e progettando il modo ottimale per utilizzarle al meglio all’interno dei luoghi in cui si svolgono le attività umane, siano essi abitazioni o ambienti destinati al lavoro (come uffici o laboratori). Quando, poi, si devono scegliere gli impianti luminosi più idonei ad illuminare ambienti particolari con caratteristiche specifiche, è necessario conoscere bene l’illuminotecnica, in modo da poter considerare quanto segue:
- stabilire la posizione dove collocare gli apparecchi luminosi;
- capire la temperatura di colore da scegliere per gli ambienti;
- definire l’intensità luminosa adeguata di ogni singolo ambiente della casa.
Pertanto, per realizzare un buon impianto luminoso, vanno presi in considerazione almeno i seguenti elementi:
- quantità di luce
- potenza
- colore della sorgente luminosa.
I lux e i lumen: cosa sono?
Esistono due grandezze fotometriche fondamentali che vanno considerate per definire quale sorgente luminosa sia più adeguata per un determinato ambiente domestico o lavorativo: i lux e i lumen
Ciascuna delle due grandezze serve per misurare la luminosità.
Il lux (lx) è l’unità di misura dell’illuminamento. Si tratta del valore che indica la quantità di luce su una determinata superficie e quindi riguarda l’area illuminata dalla sorgente.
Il lumen (lm) invece è l’unità di misura del flusso luminoso. Indica la potenza luminosa di una sorgente e perciò esprime la quantità di luce emessa. In sostanza più alto è il valore in lumen più elevata è la luce emessa da una lampadina.
In illuminotecnica, un altro fattore da tenere in considerazione è la temperatura di colore che si usa per quantificare la tonalità della luce che si misura in kelvin (K) e ci permette di poter scegliere il colore della luce artificiale.
- Luce calda dalla piacevole sensazione di accoglienza. Luce con valori compresi tra i 2000 e i 3000 K.
- Luce neutra, dal colore bianco puro come la luce del sole con valori tra i 3000 e i 4000 K. Favorisce la percezione dei colori in modo naturale.
- Luce fredda di colore bianco con riflessi della tonalità del blu. I valori di questa luce sono compresi tra i 4000 e i 7000 K. Si tratta della fonte più luminosa, meno confortevole di quella calda ma ottima per gli ambienti tecnici e di lavoro.
Quanti lux possono essere necessari?
Diversi fattori concorrono a definire la quantità di luce necessaria in un ambiente, come ad esempio i seguenti:
- Attività – il tipo di attività da svolgere nella stanza;
- Atmosfera – il tipo di atmosfera che si vuole creare in quell’ambiente;
- Superficie – l’estensione in mq dell’ambiente da illuminare.
Inoltre, a seconda della destinazione d’uso di uno specifico ambiente, la progettazione dell’apparato di illuminazione dovrà considerare i parametri di riferimento più adeguati. Ecco di seguito un esempio di valori consigliati per i locali di un’abitazione in relazione ai mq.
In genere si segnalano altri tre criteri di base da prendere in considerazione per stabilire le disposizioni e le caratteristiche delle fonti luminose:
- colore della luce;
- tipo di ambiente da creare;
- ripartizione dell’illuminazione in quell’ambiente specifico.
Un esempio relativo ai valori riportati in tabella:
Se si desidera ottenere un’illuminazione intima per un salone o una camera da letto, il valore d’illuminamento è compreso tra i 25 ai 60 lux per una luce diffusa di tonalità calda. Le lampade da 450 lm, a due lumi, posti sui comodini di una camera da letto di 15 mq restituiscono questo tipo di atmosfera:
450 lm X 2 = 900 lm 900 lm / 15 m2 = 60 lx
Ambienti e attività | Illuminamento | Temperatura di colore |
Luce ambiente in soggiorno | 100 – 200 lux | 2500 – 3500 K |
Zona pranzo | 500 – 700 lux | 2500 – 3500 K |
Luce ambiente in cucina | 200 – 250 lux | 2500 – 3500 K |
Zone lavoro in cucina | 300 – 500 lux | 2500 – 3500 K |
Luce di atmosfera relax e TV in soggiorno e camera da letto | 25 – 60 lux | 2300 – 2700 K |
Luce ambiente in camera da letto | 100 – 150 lux | 2500 – 3500 K |
Specchi e armadi | 200 – 400 lux | 3500 – 4500 K |
Luce ambiente in cameretta | 100 – 200 lux | 2500 – 3000 K |
Luce per la lettura | 300 – 750 lux | 3500 – 4500 K |
Luce scrivania | 100 – 200 lux | 3500 – 4500 K |
Servizi igienici e lavanderie | 100 – 200 lux | 2500 – 3000 K |
Zona specchio e lavabo del bagno | 400 – 500 lux | 3500 – 4500 K |
Ingresso e scale interne | 100 – 150 lux | 2500 – 3000 K |
Corridoi, disimpegni garage, cantine e soffitte | 50 – 100 lux | 2500 – 3000 K |
Uffici e ambienti di lavoro | 300 – 400 lux | 4500 – 6000 K |
Il cono luce e il fascio luminoso.
Stabilite le grandezze fotometriche, è bene definire un altro fattore da considerare per la corretta installazione dei corpi illuminanti: il cono luce della sorgente luminosa che sarà utilizzata.
Il fascio luminoso determina il cono di luce di una lampada. Si misura in gradi e può variare da un angolo di soli 10° fino ad arrivare a 120°.
L’uso del fascio luminoso adeguato è importante per le finalità di utilizzo. Ad esempio, per illuminare opere d’arte o per valorizzare punti specifici, si possono utilizzare illuminazioni spot che hanno un fascio con un angolo di 10°. I fasci luminosi degli ambienti domestici sono compresi tra i 24° e i 40° mentre per gli ambienti pubblici e di lavoro si utilizza un’illuminazione omogenea con fasci luminosi superiori ai 60°.
Il fascio luminoso da 10° concentra in un punto tutta la luce, che risulterà più intensa rispetto alle soluzioni con un’apertura più ampia. Questo tipo di luce è comunemente usata per illuminazioni spot.
Un fascio luminoso compreso tra 24° e 40° offre un’illuminazione diffusa utile negli ambienti domestici. Invece, fasci luminosi superiori a 60° sono indicati per l’illuminazione omogenea e diffusa di aree pubbliche e uffici.
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